Gli animali e le piante sono protetti dal momento che vengono introdotti nel territorio svizzero.
Chi intende importare un serpente esotico dalle vacanze in Asia o fiori rari dall’America del Sud deve essere cosciente che si tratta di iniziative rischiose, poiché la Svizzera applica regole severe per salvaguardare la biodiversità e prevenire l’introduzione di malattie o di specie invasive.
La conservazione delle specie animali e vegetali rientra nelle attività di controllo al confine. Di fatto, l’importazione di esemplari di specie di fauna protette, che sono soggetti alla Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e di flora selvatiche minacciate di estinzione (CITES), è possibile soltanto a determinate condizioni o vietata: il commercio internazionale è strettamente sorvegliato e per l’importazione è necessario un apposito certificato. In certi casi, l’entrata nel territorio svizzero può essere vietata se le specie sono destinate all’uso privato.
Anche l’importazione di piante provenienti da Paesi terzi, vale a dire al di fuori dell’UE e dell’AELS, è perlopiù vietata, ad eccezione di ananas, noci di cocco, durian, banane e datteri.
Tali misure consentono di proteggere la popolazione, l’ambiente e l’economia svizzera.
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2022 |
2023 |
2024 |
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Conservazione delle specie (animali e piante) |
646 |
801 |
824 |
Protezione degli animali e situazione epizootica1 |
2 059 |
4 052 |
3 390 |
Quest’anno l’UDSC ha scoperto anche 2459 invii vietati di piante, frutta, verdura, fiori recisi, fogliame o sementi in provenienza da Paesi terzi (2023: 4074).
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