Il 2020 è stato un anno segnato dalla pandemia di COVID-19. Le conseguenze legate a tale pandemia si sono fatte sentire non soltanto nella vita quotidiana, ma anche nell’economia e nel commercio estero svizzero.
Prevista inizialmente nel quadro del programma DaziT, la nuova piattaforma del Dipartimento federale delle finanze (DFF) è attiva dal 2 novembre. Intanto comprende due applicazioni dell’Amministrazione federale delle dogane (AFD): Biera e DocBox.
Nella breve intervista con «Forum D.» Manuela Neeb, responsabile della dogana (head of customs) di DB Schenker e membro della commissione doganale di Spedlogswiss, spiega come una comunicazione completamente digitale con l’AFD cambi il lavoro di una casa di spedizioni.
Il 10 maggio è la festa della mamma: per l’occasione quale miglior regalo di un mazzo di fiori freschi e profumati? Nel 2019 la Svizzera ha importato 15 199 tonnellate di fiori, la maggior parte dei quali dai Paesi Bassi.
L’anno scorso sono state importate in Svizzera oltre 5500 tonnellate di alberi di Natale e di rami di abete, per un valore pari a quasi 8 milioni di franchi. La maggior parte dalla Danimarca.
Non a caso l’autunno è considerato la stagione dei funghi e delle caldarroste. La statistica del commercio estero mostra quali merci sono maggiormente importate nei mesi autunnali e quali meno.
Nel 2018 la Svizzera ha esportato merci per un valore pro capite di 35 574 rispettivamente ha importato tali merci per 32 004 franchi. Nel periodo 2008-2018 è emersa un’evoluzione simile in entrambe le direzioni di scambio, nonostante una crescente divergenza.
Aumento della popolazione, maggiore benessere, …più rifiuti? I rifiuti urbani vengono scambiati oltre la frontiera come altri beni. Nel 2018, la Svizzera ha importato 388 000 tonnellate di rifiuti urbani, esportandone 544 000 tonnellate. Ciò corrisponde a circa 46 kg rispettivamente 64 kg di rifiuti pro capite. Dieci anni prima la media era di 25 kg per persona a livello di importazioni e a 26 kg per le esportazioni.
Le esportazioni svizzere sono state trainate da tre settori principali nell’ultimo decennio: da quello chimico-farmaceutico, dei macchinari e dell’elettronica e orologiero. Insieme, hanno rappresentato in media il 67% delle esportazioni totali. Per quanto siano importanti per l’economia svizzera delle esportazioni, così diversi sono stati i loro sviluppi all’indomani della crisi finanziaria del 2008.