Calendario dell’avvento per cani
«Vorrei spedire per posta ad amici in Vallese un calendario dell’avvento con snack per cani (cibo secco contenente carne). Cosa devo osservare, o meglio, come dovrei spedire e dichiarare il pacchetto? Sarebbe esente da tributi se lo indirizzassi a Waldo, Fifi e Trixi?»
Risposta: ci piacciono i cani, ma purtroppo non è possibile indirizzare il pacchetto a Waldo, Fifi e Trixi. Partiamo dal presupposto che il pacchetto viene inviato da un privato a un altro privato. Nel caso dei regali spediti per posta è previsto un limite di franchigia secondo il valore di 100 franchi. Per i regali che superano tale limite va pagata l’IVA sul valore complessivo della merce. Se desidera inviare in Svizzera prodotti contenenti carne provenienti da Paesi non membri dell’UE, vigono disposizioni più severe. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV): Importazione di alimenti nel traffico turistico.
Determinazione del valore di biscotti di Natale
«Oltre ad alcuni regali, vorremmo inviare alla famiglia di nostro figlio a Berna alcuni biscotti di Natale fatti in casa. Come possiamo determinare il valore sul quale si basa l’imposizione?
Risposta: i biscotti di Natale fatti in casa non hanno prezzo. Per la dogana è sufficiente se calcola il valore dei biscotti sommando il prezzo dei singoli ingredienti. Per quanto riguarda l’invio per posta, anche qui è previsto un limite di franchigia secondo il valore di 100 franchi. Se i biscotti sommati ai regali raggiungono una cifra superiore a questo limite, va pagata l’IVA.
Caccia al regalo
«Come ogni anno, prima di Natale ho spedito un pacco regalo tramite servizio di corriere a un’amica in Svizzera. Le ultime volte il pacco è sempre giunto al destinatario, ma quest’anno purtroppo no. Volevo chiedervi se magari il pacchetto è rimasto da voi in dogana da qualche parte. Mi potreste aiutare? Sarebbe fantastico se lo ritrovaste e se poteste rispedirmelo.»
Risposta: purtroppo non abbiamo alcuna idea di dove si trovino i pacchi spediti ad amici o parenti. Non perché li perdiamo spesso, ma perché la dogana svizzera non conserva regali in magazzino. È la Posta o il servizio di corriere incaricato a essere responsabile dei pacchetti, dall’invio alla consegna. Tra l’altro, anche se nel sistema di tracciamento degli invii appare l’indicazione «Il pacco si trova presso la dogana» non vuol dire che abbiamo sequestrato o trattenuto il suo regalo, ma significa soltanto che probabilmente si trova nel magazzino di un’impresa di trasporti e deve ancora essere imposto e consegnato.
Fidanzamento a Natale
«Ho comprato due anelli da un gioielliere in Francia, perché a Natale vorrei chiedere alla mia ragazza di sposarmi. Lei però non lo sa. Se mi dovesse dire di no e dovessi riportare indietro gli anelli, mi verrebbero rimborsati i tributi doganali e l’IVA?»
Risposta: speriamo che dica di sì! In caso contrario e se lei riportasse gli anelli in Francia, li può imporre in modo molto poco romantico come merci estere di ritorno. A quel punto le vengono rimborsati i tributi doganali e l’IVA. La invitiamo a informarsi anche presso le autorità doganali francesi riguardo alle loro condizioni di reimportazione.
Formaggio da raclette per festeggiare
«Tra poco andrò in Germania e vorrei portare un formaggio da raclette per festeggiare a casa di amici. La forma pesa circa 4,5 kg e ne è già stato tagliato un pezzo. Mi piacerebbe portare anche un fornello da raclette usato. Vorrei riportare in Svizzera il fornello, mentre spero che ciò non sarà il caso del formaggio. Devo farmi rilasciare un giustificativo per l’esportazione temporanea a scopo privato? È necessario dichiarare l’esportazione del fornello e del formaggio o posso portarli con me “e basta”?»
Risposta: almeno per quanto riguarda l’esportazione del formaggio, non è necessario né dichiararlo alla dogana svizzera né pagare qualcosa. Anche il fornello può semplicemente portarlo con sé. Se però dovesse essere di valore o nuovo di zecca (oppure sembrarlo, perché è stato tenuto molto bene), le consigliamo di dichiararlo presso un valico di confine occupato per l’esportazione temporanea. Le raccomandiamo di richiedere un’imposizione mediante certificato d’annotazione e di portare un giustificativo di vendita. In questo modo al rientro può evitare eventuali problemi e discussioni. La invitiamo a informarsi anche presso le autorità doganali del Paese di destinazione sulle disposizioni in materia di importazione temporanea per quanto riguarda sia il formaggio sia il fornello.
Ghiaccio del ghiacciaio per festeggiare il nuovo anno
«Per i festeggiamenti di inizio anno nel nostro hotel abbiamo pensato di fare qualcosa di speciale: per tenere in fresco le bevande, vorremmo usare vero ghiaccio del ghiacciaio del Gornergrat, che ci porterebbero amici dal Vallese in contenitori refrigeranti. È consentito esportare in Austria ghiaccio e neve svizzeri?»
Risposta: per essere consentito è consentito, ma probabilmente è più complicato di quanto si pensi. Dato che l’esclusivo ghiaccio svizzero del Gornergrat è per un hotel e non per un privato, in questo caso vale come merce commerciale e non come merce privata. Per tale motivo deve esserne dichiarata l’esportazione nel sistema d’imposizione e-dec. Occorre inoltre informarsi riguardo alle disposizioni del Paese di destinazione, in questo caso l’Austria.
La redazione di Forum D. augura a tutti i lettori buon Natale e felice anno nuovo!